L’ortognatodonzia è certamente la branca più medica dell’odontoiatria moderna. Questo perché oggigiorno abbiamo superato il concetto di visione dentocentrica del cavo orale ampliando il nostro campo d’azione a tutti i tessuti nobili,quali tessuti duri e molli,del distretto testa-collo-spalla. Non è possibile prescindere da una visione allargata di questi distretti per fare una corretta diagnosi ortodontica e gnatologica. Non possiamo trascurare gli intimi rapporti tra i condili della mandibola con il rachide cervicale quindi la colonna vertebrale tutta e quindi l’assetto posturale del nostro paziente. La gnatologia quindi la fa da padrona.
Giungeranno pazienti che lamentano cefalea, cervicalgia, dolori in zona masseterina e dolori frequenti e persistenti alla zona dei trapezi superiori. questi pazienti avranno un giovamento immediato e duraturo nel tempo se seguiranno il nostro protocollo già in due mesi circa.
La tecnologia ci viene in aiuto?
Certo considero tra le piu importanti innnovazioni l’introduzione di scanneri intraorali che ci permettono di avere modelli virtuali dei nostri denti ovviando alla presa delle impronte dentali. Alla stessa maniera una svolta è la messa in commercio di tac volumetriche 3d a basso dosaggio quali i cone beam che ci permettono di superare i limiti imposti dalle indagini 2d ad esempio dell’opt. Noi con questa indagine tridimensionale realmente riusciamo ad entrare nella bocca dei pazienti ed evidenziare quelle caratteristiche dei tessuti ossei e molli , i rapporti tra le radici dentali con le corticali ma soprattutto ci permette di ottenere informazioni reali e veritiere sui rapporti con i distretti vicini evidenziando ad esempio ponticulus posticus che può essere causa di vertigini e senso di sbandamento. Tutto questo ci permette di realizzare una ortodonzia personalizzata customizzata specifica per ciascun nostro paziente.